Anidride Solforosa

L’ anidride solforosa è utilizzata in enologia  per le sue contemporanee azioni antiossidanti e antisettiche. Nonostante questi positivi effetti sul vino, è bene ricordare che il suo impiego deve essere comunque limitato, sia per gli effetti negativi sulla salute, sia per motivi organolettici. Le quantità massime consentite in enologia sono stabilite da apposite leggi in vigore in ogni paese. Per quanto concerne l’Unione Europea.

REG 606/09 ha modificato il tenore massimo ammesso di anidride solforosa (totale) …”nei prodotti al momento dell’immissione al consumo umano diretto”.
La precisazione ..”al momento dell’immissione in consumo…” sta a significare che non sono prese in considerazione le fasi che precedono, durante la produzione. Questi i nuovi limiti massimi consentiti, (tra parentesi il precedente limite).

TENORE DI SOLFOROSA NEI VINI 150 mg/l per i vini rossi (160)
200 mg/l per i vini bianchi e rosati (210).

In deroga, per i vini con un tenore di zuccheri, espresso dalla somma di glucosio e fruttosio, pari o superiore a 5 g/l, il tenore massimo di anidride solforosa è innalzato a:

200 mg/l per i vini rossi (210);
250 mg/l per i vini bianchi e rosati (260)
– TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI LIQUOROSI 150 mg/l se il tenore di zuccheri è inferiore a 5 g/l (idem 200 mg/l se il tenore di zuccheri è pari o superiore a 5 g/l. (idem)
– TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI SPUMANTI 185 mg/l per tutte le categorie di vini spumanti di qualità (idem)
235 mg/l per gli altri vini spumanti (idem).