IGT |
Tipologie |
Zona di produzione |
Valcamonica |
Bianco, Rosso, Marzemino, Merlot, Passito |
Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Sellero, Capo di Ponte, Ono San Pietro, Cerveno, Losine, Niardo, Ceto, Braone, Breno, Malegno, Cividate Camuno, Bienno, Berzo Inferiore, Esine, Piancogno, Darfo Boario Terme, Gianico, Artogne, Piancamuno, Ossimo, Prestine, Angolo Terme, |
La conformazione geografica della Valle Camonica è molto diversificata: la superficie territoriale complessiva ammonta a 127.152 ha, la superficie agraria e forestale è pari a 96.290 ha, la SAU è di ha 36.573 di cui 200 ha di seminativi, 34.473 ha di prati permanenti e pascoli e 1.200 ha di colture arboree permanenti (frutteti, vigneti). I 41 comuni che fanno capo alla Comunità Montana di Valle Camonica sono dislocati lungo un tracciato di 80 Km e fanno sì che ci siano aziende di fondovalle ubicate a 200 m.s.l.m. e aziende di montagna ubicate a 1.200 m.s.l.m.; ciò ovviamente comporta che le esigenze dell’agricoltore siano svariate e molteplici, spaziando dalla zootecnia, ramificata in tutte le sue branche, alla frutticoltura, alla viticoltura e così via. In Vallecamonica, territorio conosciuto a livello mondiale per le famose incisioni rupestri, la coltivazione della vite era, un tempo, molto praticata, i versanti pedemontani in prossimità dei paesi di fondo valle erano quasi completamente colonizzati da questa nobile coltura. I cambiamenti epocali avvenuti negli anni ’70 che anno visto una generalizzata fuga dal lavoro in campagna verso il più renumerativo e meno faticoso lavoro offerto dalle industrie, hanno portato ad un drastico ridimensionamento degli ettari coltivati a vite. La superficie vitata tuttora presente in Vallecamonica risulta essere di circa 140 ettari, con circa 500 viticoltori che, nel dopolavoro o da pensionati, curano i propri preziosi vigneti. I vitigni maggiormente presenti in Valle risultano essere soprattutto il Merlot ed il Marzemino, per i vitigni a bacca nera. Muller Thurgau, Incrocio Manzoni e Riesling Renano risultano essere invece i vitigni a bacca bianca più presenti. Vi sono inoltre vitigni autoctoni che purtroppo stanno scomparendo quali il Valcamonec, L’Erbanno ed il Sebina. Vigneti coltivati in montagna, in un ambiente incontaminato dove le viti crescono lontane dall’inquinamento salvaguardando i valori autentici del vino: lavoro, territorio, originalità, biodiversità e tradizione di cui i vigneti di montagna sono una delle più alte e nobili espressioni. Vigneti realizzati dall’uomo attraverso un colossale lavoro durato secoli, che ha visto impegnate intere generazioni. Le aree viticole di montagna sono opere di spettacolare bellezza, sono straordinari monumenti al lavoro dell’uomo.