Eccezionale qualità, ottima quantità, fermentazioni perfette: questa in sintesi l’annata 2015 che i produttori del territorio hanno celebrato l’11 ottobre con i winelovers di Profuni di Mosto, l’ormai tradizionale itinerario enogastronomico nelle cantine del Garda.
La campagna vendemmiale è stata caratterizzata da un andamento molto positivo: secondo le prime stime, sul fronte quantitativo il comprensorio ha fatto registrare un incremento della produzione nell’ordine del +15% circa rispetto allo scorso anno. Considerata tuttavia l’eccezionalità delle condizioni climatiche che hanno gravato sul 2014, si può dire che con la raccolta di quest’anno il comprensorio ritrova in buona sostanza i suoi quantitativi medi. Il bel tempo, segnalano i produttori, ha consentito di programmare perfettamente le operazioni di raccolta prestando attenzione unicamente all’aspetto qualitativo.
Nelle cantine, a fine campagna, sono arrivati un totale di circa 50 mila quintali di uve generalmente in perfetto stato di maturazione e con un eccellente profilo sanitario, che preludono a sviluppi estremamente interessanti.
Il Groppello, vitigno autoctono di riferimento della zona che rappresenta circa il 55% di tutte le tipologie coltivate, ha resistito bene ad un’estate siccitosa e caratterizzata da temperature piuttosto elevate, giungendo alla vendemmia con un ottimo contenuto zuccherino, maturazione fenolica perfetta, buone acidità. Il sole ha inoltre mantenuto la buccia in ottime condizioni.
Le aspettative qualitative sono decisamente positive: ci si attende vini di ottima aromaticità e intensità di frutto, grazie all’eleganza del Groppello, che potrà dare origini a Chiaretti dai profumi fragranti di fiori bianchi ed agrumi con sapori estremamente armonioso e soffici, caratteristiche tipiche delle stagioni calde come questa. La capacità produttiva in cantina consentirà di raggiungere con l’annata 2015 ben 4 milioni di bottiglie, di cui la Doc Valtènesi, con in primo piano il Chiaretto, sarà come sempre la punta di diamante.